Politiche attive
Politiche attive del lavoro
Con il termine "Politiche attive del lavoro" si intendono tutte le iniziative, composte da misure e strumenti molto diversi tra di loro, messe in campo dalle Istituzioni, nazionali e locali, aventi l'obiettivo di promuovere l'occupazione e rendere più efficiente il funzionamento del mercato del lavoro adeguando le caratteristiche dell'offerta alle richieste della domanda, facilitandone l'incontro e migliorando le possibilità di accesso all'occupazione delle categorie più svantaggiate.
In particolare, le iniziative di politiche attive del lavoro riguardano:
- iniziative che aiutano a trovare un’occupazione e che comprendono: orientamento di base e specialistico, percorsi di formazione, supporto nella ricerca del lavoro, tutoraggio per l’avvio di impresa, incentivi all’occupazione;
- iniziative che permettono l'incremento dell'occupabilità;
- servizi di incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro
Le politiche attive del lavoro si attuano mediante i Centri per l'Impiego, gestiti dall'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro - ARPAL Puglia, istituita con Legge Regionale n. 29 del 29 giugno 2018 quale ente strumentale della Regione Puglia che esercita le funzioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro, garantendo l’erogazione dei servizi per l’impiego.
In particolare, per quanto concerne le politiche attive del lavoro, ARPAL Puglia assolve i seguenti compiti:
- governare e dirigere i servizi pubblici per il lavoro, ivi compresi la mediazione dei conflitti collettivi e gli esami congiunti previsti dalle norme in materia di gestione delle eccedenze di personale, coordinandone l’attività;
- proporre alla Regione le modalità di raccordo tra i soggetti pubblici e privati accreditati e realizzare la rete delle politiche attive del lavoro;
- organizzare, coordinare e valorizzare le sinergie riguardanti i servizi per il lavoro gestiti dai soggetti pubblici e privati accreditati;
- supportare la programmazione regionale tramite proposte per l’attuazione delle politiche del lavoro;
- dare attuazione a progetti attribuiti dalla Regione nell’ambito delle politiche attive per il lavoro;
- promuovere e attuare interventi in materia di politiche attive per il lavoro anche nei confronti dei lavoratori stranieri finanziati anche con risorse comunitarie;
- promuovere interventi che aumentino il numero di imprese disponibili a ospitare i giovani assunti con i contratti di apprendistato e, in generale, tesi a favorire la diffusione dell’istituto;
- attuare interventi integrati rivolti alle persone con disabilità e con fragilità e vulnerabilità in integrazione con i servizi sociali dei comuni e i dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie locali;
- altre attività attribuite dalla Giunta regionale concernenti l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.